Già sono stato amaramente deluso quando, partecipando alla veglia partigiana della vigilia della festa di Liberazione, non ho più visto le tradizionali fiaccole. Ma sono oggi indignato nell’apprendere da LA STAMPA di stamattina (domenica 25 aprile 2016) che “quest’anno il Comune ha deciso di non accendere le tradizionali fiaccole”.
Non si
dice il motivo di una decisione così assurda tale da non giustificare il
ringraziamento della voce dell’Anpi al “caro sindaco Borgna”, ma sta di fatto che la rinuncia al rito simbolico delle “fiamme del ricordo” mi
persuade ancora una volta di più che la spiritualità cuneese è in netta perdita
nei confronti della sua crescente apatia.
FISCHIO NO dieci volte
ANTONIO SARTORIS
(Pubblicato – in parte – da LA STAMPA ed. Cuneo)
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