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sabato 23 novembre 2019

DUE MONOLOGHI AL TEATRO TOSELLI DI CUNEO



      Non credo che sia stata una scelta della programmazione della stagione teatrale del teatro Toselli, quella di  mettere in scena uno dopo l’altro due monologhi: ma è stato così.
Martedi’ 19 Nov. 2019 abbiamo sentito il monologo di Fabrizio Bentivoglio  e 22 Nov. quello di Ottavia Piccolo.
    Ho già avuto occasione di esprimermi sul  “monologo” genere teatrale difficilissimo.
Sta di fatto che se anche con questo monologo si voleva dare il messaggio che “così fan tutti, ingannano, sono poco affidabili, deludono, si prendono gioco del prossimo, affrontano le cose con superficialità, sono venali e pieni di amor proprio” e con ciò vivere la attualità, Fabrizio Bentivoglio (bella voce impostata)  ne ha fatto un discorso non un atto teatrale.  Gli applausi sono stati i soliti ed io FISCHIO 6 (sei), la sufficienza.

         Di tutt’altro spessore il monologo di Ottavia Piccolo che su un solido testo di Stefano Massini (quello che recita splendidi monologhi nella trasmissione televisiva di Porta a porta) ha realizzato una drammatica rappresentazione  delle vicende  disumane che vivono gli emigranti dalla violenza, guerra o fame che sia : “OCCIDENT EXPRESS (Haifa è nata per stare ferma).   Sono certo che le generazioni future si interrogheranno, interdette,  sulla diffusa indifferenza con cui trattiamo questo autentico genocidio come noi ci interroghiamo sulla indifferenza ed omertà delle generazioni che hanno vissuto la shoa  (olocausto) .
          E’ vero che Ottavia Piccolo attrice di alta maturità artistica ha avuto a che fare con temi di una drammaticità ed attualità straordinari ma ha saputo sentirli, recitarli, comunicarli, non solo dirli. Vi era pure un sottofondo di effetti di luci e suoni realizzati dall’orchestra multietnica di Arezzo   con la direzione di Enrico Fink , molto efficace,  ma i sentimenti le emozioni, quelli che contano li ha suscitati Lei, Ottavia Piccolo,  vera attrice in un vero spettacolo.   Ben meritate quindi le ovazioni, le ripetute chiamate alla ribalta, tanti partecipi applausi del pubblico cuneese per cui  FISCHIO 10 (dieci)                     A.S.
    

martedì 12 novembre 2019

PASSIONE SECONDO GIOVANNI di J.S. BACH


La “Passione secondo Giovanni”  BWV 245 del catalogo delle opere di Johann Sebastian Bach ( Einsenach 21 Marzo 1685 – Lispia 28 Luglio 1750) ) consiste in scene recitate e musicate della Passione secondo il racconto di San Giovanni per voci, coro ed orchestra . Come si usava durante la settimana santa Bach, allora residente a Lipsia,  compose la passione  S. Giovanni che fu eseguita per la prima volta il venerdì santo del 1723 nella chiesa di San Nicola.  Dopo il successo di questa opera nel 1729 Bach compose la più nota passione secondo S. Matteo che non fu più riascoltata fino a cent’anni dopo. A Cuneo la passione secondo Giovanni fu ascoltata nel 1987 per opera del coro, solisti ed orchestra diretti dal M° Bissi e dopo 32 anni l’abbiamo nuovamente ascoltata la sera del 3 novembre 2019 nella Chiesa del S. Cuore nell’ambito dei concerti che ogni anno, nell’autunno,  promuove la nostra benemerita Orchestra Bartolomeo Bruni . L’esecuzione è stata effettuata dal coro ed orchestra barocca dell’Accademia Ruggero Maghini di Torino con 7 solisti, m° del coro Elena Camoletto. Ha diretto il m° Claudio Chiavazza.
         La Passione secondo  Giovanni è un’opera di grandi proporzioni in cui nel contesto della narrazione evangelica sono inseriti  undici versetti di salmi, nove arie per solisti, ed  un corale in principio ed un coro/corale alla fine : bellissimi !
         Dice Giulio Confalonieri nella sua “Storia della Musica “ ( Ed. Nuova Accademia - pag. 424) : “Con i loro recitativi ed ariosi, con loro Arie e con i loro Duetti , con i Cori concertati  ed i Corali ,  le Passioni (e le Cantate) bachiane , sono in piccolo e in più grande , altrettanti  drammi  sacri nei quali anche la scena ed il movimento , pur non essendo introdotti ed espressi si sentono presenti e più di una volta ispirano direttamente la ragione musicale” . A comunicare questa “ragione” musicale era diretta la direzione del M° Claudio Chiavazza, nome importante nella vita culturale  regionale e nazionale che ha istruito e padroneggiato un complesso musicale così grandioso.   Quindi il racconto fattuale e spirituale  bachiano è stato inteso dal numeroso pubblico che gremiva la chiesa del Sacro Cuore e che ha manifestato tutto il suo apprezzamento con lunghi prolungati applausi.  A.S. 
                                                                         FISCHIO 8 (otto)