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mercoledì 19 aprile 2017

UNA MEDEA INESISTENTE



           L’ultimo spettacolo (mercoledì 19 aprile 2017)  della stagione del teatro civico Toselli di Cuneo è stato per me una grande delusione.
               Il programma di sala diceva : "La Medea di Euripide è la storia di tradimenti più drammatica che sia mai stata scritta. Nella versione del mito elaborata da Thomas Noone, spettacolo emotivo e brutale (sic), siamo testimoni dell’amore e dell’odio, dell’ammirazione e del disprezzo; vediamo come i personaggi lottano tra di loro attraverso l’uso di una danza ricca, complessa e fisica che alterna un elevato dinamismo  a momenti di fragilità e intimità. Come spettatori, ci vediamo riflessi sui personaggi che feriscono e sono feriti allo stesso tempo”.  Io in tutto un susseguirsi di agitati movimenti di corpi e di persone non mi sono sentito per nulla “riflesso” e men che meno in tutto quel ripetitivo guazzabuglio di spintoni, abbracci e cadute non ho sentito riflesso neppure in minima parte il dramma di Medea che sacrifica i figli al suo folle destino di morte (situazione che ha esempi anche nell’attualità a noi più vicina). Se la rappresentazione del dramma di “Medea” è questa, si potrebbe chiamarla anche “Guglielmo Tell” e sarebbe la stessa cosa. Il pubblico ha applaudito i danzatori: Javer G. Arozena, Alba Barral, Jeronimo Forteza, Gemma Guell, Pierfranco Porelli, Eleonora Tirabassi. Io non l’ho fatto per non confondere gli applausi a loro (pieni di buona volontà) con quanto sta dietro di loro: una coreografia inespressiva ed inconcludente  per cui 
                                        FISCHIO NEGATIVAMENTE  9 VOLTE


Con questo spettacolo si è conclusa la stagione di prosa 2016/2017 del Teatro Toselli di Cuneo. Ad ogni spettatore è stato chiesto un giudizio di valutazione dei singoli spettacoli visti.  Nel complesso il mio giudizio valutativo è abbastanza negativo (fatto salvo un Cechov magistrale ed il concerto di Nicola Piovani ).
Secondo me manca un direttore artistico del Toselli, e se la finanze comunali non se lo possono permettere si ristabilisca la vecchia commissione di consulenza teatrale (di cui ho fatto parte anch’io, a suo tempo)  che  - gratuitamente –  fornisca un parere, magari non vincolante ma competente, sulle varie proposte del mercato teatrale nazionale. Non siamo il rifugio dei rifiuti di altre organizzazioni e di altre scelte, e cerchiamo di  coordinare le nostre scelte con quelle dei teatri a noi vicini come Savigliano, Bra, Alba ed anche Ceva.          ANTONIO SARTORIS

sabato 8 aprile 2017

NICOLA PIOVANI, IL MUSICISTA CANTASTORIE



       Nicola Piovani è notoriamente uno dei tre maggiori compositori italiani  di musica da film (gli altri due sono Ennio Moriconne Nino Rota, ed il loro maestro Lavagnino).
        Nicola Piovani ha messo su con le sue musiche, un piacevolissimo concerto  raelizzando un memoriale  a  famosi personaggi  cinematografici come Fellini, Mastroianni, Benigni  e a uno scrittore/sceneggiatore immaturamente scomparso, Vincenzo Cerami ed al cantautore  De Andrè, anche lui morto.
       Proprio perchè nella intimità delle musiche e dei ricordi  affettuosi Nicola Piovani, pianista insieme alla sua band di affiatatissimi musicisti ha realizzato un piccolo capolavoro di poesia e spettacolo, nonostante  il suo appassionato elogio  della “musica  dal vivo”  io – se potessi – gli direi:  di questo spettacolo realizza  un DVD.   Solo con questo straordinario supporto audiovisivo oggi si fa vera memoria: le “vecchie storie” non si raccontano solo come si è sempre fatto,  ma oggi le si vedono e sentono come “dal vivo”.   La ripresa documentaristica consente a chi non ha visto e/o sentito di apprezzare e godere fatti e persone del passato e quindi irripetibili.  Caro Piovani, uno spettacolo come quello presentato sabato 8 Aprile 2017 al Teatro Toselli di Cuneo merita di essere visto in televisione e quindi al pubblico d’oggi, ma anche trasmessa con il DVD al pubblico di domani.
       Il successo del concerto è stato grande e finalmente il pubblico cuneese ha calorosamente applaudito anche battendo i piedi e (udite, udite) si è sentito anche qualche fischio di approvazione: è il massimo dell’ entusiasmo  dei cuneesi (che non conoscono la stand ovation, ovvero la levata in piedi collettiva) .
       Anch’io, lieto di una felice serata ( di questa stagione teatrale abbastanza inconsueta) FISCHIO POSITIVAMENTE  9 VOLTE
                                                        Antonio Sartoris

UNA LOCANDIERA TRA LETTO E PISTOLE



         Secondo me una attrice bella ed intelligente come  Laura Morante meritava di più di un testo in cui l’autore  Edoardo Erba ha forse voluto farci sentire l’eco della felice leggiadria della locandiera goldoniana:   ma – secondo me – nulla di tutto ciò.  Niente “ surreale leggerezza” (come suggerisce il programma di sala)  e anche se (come troppa letteratura contemporanea ) si finisce nel noir,  non è con l’eterno strumento del letto e della pistola o del coltello, che si realizza un “inedito ritratto dell’Italia di oggi, un Paese amorale”. Amorale si : tragico, non ridicolo.     Applausi, forse alla venustà ed alla fama cinematografica di Laura Morante.
                                                            IO  FISCHIO NO  5 VOLTE
Antonio Sartoris