SETTECENTO ANNI DI RIVOLTE OCCITANE
Per fare
subito un esempio su quanto dicevo su LIBRI, MOSTRE D’ARTE E CONCERTI propongo
un libro che mi è stato regalato da un giovane amico mio che qualifico come “generoso
ribelle”: Guido Mantelli. Il libro è di
Gerard de Sède – SETTECENTO ANNI DI RIVOLTE OCCITANE – Ed. Tabor - Torino – posta@dieslibri.it - 2016 € 12,00 -. L’Occitania (di cui fa parte la Provenza) è
innanzi tutto l’area di diffusione della lingua d’oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e
dall’Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà
che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una
guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari. Da allora, per settecento anni, gli occitani
non hanno mai smesso di ribellarsi e di difendere loro libertà ed identità
contro il centralismo dello Stato sorretto dal potere ecclesiastico. Le rivolte dei tuchini, dei croquants, le guerre dei camisards e delle demoiselles,
le Comuni di Marsiglia e Narbonne, la sollevazione dei vignaioli del 1907,
l’insurrezione del Larzac …sono solo alcuni episodi di questa lotta misconosciuta o deliberatamente
cancellata. Non sono infatti ricordo e insegnamento di questa terribile
lotta le varie espressioni
folkloristiche che portano il nome di occitane o provenzali.
Con una descrizione storica accurata,
documentatissima ed insieme esposta con una scrittura scorrevole ed avvincente,
l’autore Gerard de Sède in questo libro
tradotto da un collettivo di volenterosi
giovani appassionati, ha – secondo me – evidenziato la comune ideologia che lega anche storicamente
i vari movimenti di resistenza e rivolta di cui è stata testimone
l’Occitania. Questa ideologia fatta sostanzialmente
di aspirazione alle libertà ed alla uguaglianza delle condizioni, e che ha
ispirato chi ha combattuto contro la prepotenza del potere statuale ed
ecclesiastico ed ha rivendicato - anche con la lotta armata - eguali diritti
inalienabili tra i quali la vita, la libertà ed il perseguimento della felicità,
mi ha convinto sulla intrinseca bontà e sul valore pedagogico di questo libro
per cui concludo
FISCHIO SI' 9 VOLTE
Cuneo 24 Agosto 2016 Antonio
Sartoris