Eccolo Paolo Bogo su La Guida del 26 genn. a lodare lo spettacolo intitolato "Don Giovanni di W.A. Mozart" rappresentato al Teatro Toselli il 13 Gennaio e di cui ho parlato molto negativamente in una mia precedente fischiata (dal titolo MOZART PERDONA LORO ....) perché da me ritenuto oltraggioso per noi spettatori e soprattutto per il grande musicista salisburghese. "Le boccacce ed i rumorini" con cui la compagnia che Bogo indica come i pisani "Sacchi di sabbia", ha preteso simulare la divina musica del Don Giovanni di Mozart: egli lo chiama "teatro di ricerca" e ne ha tratto, "di fronte a tanta intelligente follia piacere davvero grande". Buon pro gli faccia ma come si fa a scrivere che attraverso "boccacce e rumorini" - non canto e musica da cui è composta un'opera lirica - "si è realizzata una partitura rigorosa e ritmata ....applaudita da chiunque conosca ed ami (sic) l'opera di Mozart" ?
Conosco benissimo il Don Giovanni che ho visto e sentito al Regio di
Torino come a Vienna, Berlino, Zurigo e Salisburgo anche con regie "strane"
(come si usa oggi ) e nelle innumerevoli registrazioni discografiche, ove, pur nella diversità di interpretazione dei vari
direttori (da Karajan,ad Abbado, a Muti o Barenboim) la partitura musicale era
quella scritta da W.A. Mozart ed eseguita da strumenti e canti, non da "boccacce e rumorini" od altre drolerie. Quella proposta dai "sacchi di sale" era la loro partitura, non certamente quella di Mozart. Sarà piaciuta a palati alla ricerca della "freschezza creativa" come quello di Paolo Bogo, ma che non è lecito stravolga un'opera d'arte. A Bogo, colto ed intelligente critico, replico che "per chi il Don Giovanni non l'abbia già frequentato" uno spettacolo del genere non solo è "criptico" ma musicalmente spiazzante e deviante.
Quindi nonostante Bogo, confermo i miei NOVE FISCHI NEGATIVI