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mercoledì 22 novembre 2017

CONCERTO DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO DEL CONSERVATORIO G.F. GHEDINI

          E' mezzanotte di Mercoledì 22 Nov. 2017  e sono appena ritornato dal Toselli dove ho ascoltato un piacevolissimo concerto della Orchestra degli allievi del Conservatorio musicale di Cuneo G.F. Ghedini.
       Un grande, meritato successo. Questa orchestra di giovani e giovanissimi nello stile di altre orchestre giovanili come la Mahler Orchestra (fondata da Claudio Abbado) o la Cherubini Orchestra fondata da Riccardo Muti,  manifesta un impegno fatto di molto studio sotto la direzione del suo direttore ed insegnante di direzione d'orchestra M° Gian Rosario Presutti, e sopratutto suona con entuasiasmo. Il risultato si è sentito in un programma di alto livetto artistico: la Ouveture da "Le nozze di Figaro" di W.A. Mozart, la Sinfonia n. 1 di L. van Beethoven e sopratutto il Concerto n. 1 per violino ed orchestra di Nicolò Paganini dove tra difficoltà trascendentali e slanci lirici è rifulsa la straordinaria bravura del violino solista Indro Borreani.  Diplomato a piani voti proprio nel Conservatorio Ghedini, giovanissimo di bell'aspetto,  con un violino di bella, sonora e calda voce, suonando tutto a memoria lo spartito paganiniano irto di difficoltà tecniche che solo lui, il genovese,  riteneva di poter suonare, Indro Borreani, nostro concittadino, è apparso destinato ad una luminosa carriera concertistica. Gli applausi che ha meritatissimamente ricevuto sono stati grandissimi e prolungati come quelli rivolti alla Orchestra di cui il nostro conservatorio Giorgio Federico Ghedini ed il suo attuale direttore Prof. Alberto Borello,  possono andare ben orgogliosi.  A.S.
                                     FISCHIO POSITIVO NOVE (9) VOLTE
                                                                                  

GALOIS al TEATRO TOSELLI di CUNEO

           Ieri sera, 21 nov. 2017, al Teatro Toselli di Cuneo  ha avuto inizio la stagione teatrale 2017/18. La "fornitura" degli spettacoli che si succederanno fino alla primavera del 1918, è rimessa come sempre alla direzione del Teatro Stabile di Torino che spesso rifila al capoluogo della Provincia Granda, spettacoli in cui è "interessata" direttamente od indirettamente. Così è stato per lo spettacolo di apertura della nostra stagione teatrale: GALOIS.  Un monologo di Paolo Giordano (autore premiato ma per un libro) con la interpretazione e regia di Fabrizio Falco.  Il monologo è - secondo me - lo spettacolo teatrale più difficile da rappresentare perchè fa ricadere su un solo attore le idee, l'azione e gli effetti che sono i mezzi comunicativi di un testo teatrale.  Qui il testo era debolino ( la fine di Evariste Galois, morto in un duello la notte successiva al giorno in cui riuscì a mettere su carta il nucleo di quella che divenne la sua omonima teoria matematica) :  il dramma esistenziale di un giovane che deve scontrarsi con la morte non aveva parole nè azioni adeguati (se non quelli di isolati tocchi campane e scoppi di tuoni - peraltro ben realizzati -).   Purtroppo il giovane interprete - Fabrizio Falco -  ai miei occhi appariva scolastico e ben poco efficace a rendere la peraltro  debole  drammaticità  del testo. .   Di regia, tolta la comparsa di un oscuro fantasma, non se ne può parlare. In conclusione un'ora spesa inutilmente per chi cerca idee e divertimento.   A.S.                  
                                 FISCHIO NEGATIVAMENTE  5 VOLTE