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sabato 30 luglio 2016

AUDITORIUM DI SAN FRANCESCO, OPERATORE LIRICO (musica)




Debbo ammettere che ho sempre avuto una certa diffidenza nei confronti dell’esecuzione delle opere liriche in provincia. Cantanti esordienti o sfiatati, scenografie penose, in genere niente regie, orchestre e cori raccogliticci. Insomma agli  appassionati della  lirica (e ce e sono tanti in provincia) molto meglio pagarsi un pulman o prendere il treno per andare al Regio di Torino o al Carlo Felice di Genova o alla Scala di Milano,  che quelli sì che sono teatri d’Opera. 
Invece, sorpresa! a Cuneo è stata rappresentata la Tosca in S. Francesco la nota ex chiesa medioevale splendidamente restaurata, e bisogna riconoscere che il suo apporto ha reso possibile una rappresentazione lirica veramente dignitosa anzi, direi di più, una rappresentazione innovativa di un capolavoro la cui prima esecuzione risale al 14 genn. 1900 e rappresentata continuamente in tutto il mondo.  A Cuneo la discussa acustica naturale e non corretta di una chiesa di grandi proporzioni, dalle alte volte,  ha smaltato i suoni dell’orchestra senza impastarli,  esaltato la potenza vocale dei cantanti (specie  del tenore) anche se non se n’è capita una parola (cosa abbastanza consueta con la parola cantata), ha consentito una regia sobria, anche nelle luci, peraltro sorretta dalla maestosità di San Francesco. Il risultato – con la partecipazione di S. Francesco - è stato uno spettacolo che ha premiato gli organizzatori ha soddisfatto il numeroso pubblico, giustamente prodigo di applausi, ed in parte ha smentito la mia diffidenza.
                                           
ANTONIO SARTORIS (Melos)
                                          (FISCHIO SI’ sette volte) 

Cuneo 8 Gennaio 2016

(Pubblicato nella rubrica “Lettere dei lettori” della edizione cuneese de LA STAMPA”
                         


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