Suor Angelica è un dramma in un atto di Gioacchino Forzano, musica
di Giacomo Puccini. L’opera che con Gianni Schicchi e Il Tabarro fa parte d’un trittico, è stata rappresentata la sera di Giovedì 22 Marzo 2018
all’interno del complesso monumentale di San Francesco di Cuneo a cura
dell’Associazione Incontri
d’Autore diretta dalla prof. Vera Anfossi.
Suor Angelica non raggiunge la perfezione dello
Schicchi: le nuocciono la
frammentarietà di alcuni episodi della prima parte e la monocromia vocale,
causata all’assenza di voci maschili (salvo poche battute del coro finale): ma
la poetica delicatezza dell’atmosfera claustrale, con cui essa inizia, la bella
frase di suor Angelica “i desideri sono i fiori dei vivi” (un mi bemolle
magiore pieno di freschezza), l’aria dell’agnellino, cantata da suor Genoveffa,
l’arrivo della berlina della zia principessa, l’aria cupa e severa cantata
dalla stessa zia, e sopratutta l’aria
che suor Angelica intona per la morte del figlioletto, sono tutte pagine
sincere e fervide d’ispirazione, nelle quali Puccini ha trasferito accenti
umani e commoventi. Purtroppo
nell’esecuzione dell’Orchestra Filarmonica del Piemonte diretta dal M° Paul-
Emmanuel Thomas e sulla base sonora dalla stessa nel canto delle cantanti (sole donne) e del coro del Liceo Musicale Ego
Bianchi, tutte queste "angeliche" cose, richiedenti poesia e raffinata
tecnica interpretativa, io, nell’esecuzione in S.
Francesco, non le ho sentite e non
mi sono commosso. E
non è stato sufficiente a farmi apprezzare l’esecuzione lo sempre straordinario effetto sia visivo che sonoro di questo
monumentale ambiente ex chiesa ( che peraltro avevo lodato in occasione dell’esecuzione
della Tosca, sempre con la stessa organizzazione) anche se in questo caso, il soggetto dell’opera, ha reso facile la regia, le luci e le scene. Io la penso così, ma il numeroso
pubblico cuneese ha applaudito e
così tutti contenti, anche per il benevolo sguardo della vicina Francia.
In
me permane l’antico e perdurante dubbio sull’opportunità di mettere in scena
(si fa per dire) l’opera lirica, in provincia. Ma ne parleremo !
Antonio Sartoris
FISCHIO
NEGATIVAMENTE 5 (cinque) VOLTE.
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