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lunedì 2 aprile 2018

MACBETTU AL TEATRO TOSELLI DI CUNEO

  
   Per descrivere lo spettacolo dal titolo Macbettu  di Alessandro Serra, tratto dal Macbeth di William Shakespeare , e rappresentato al teatro Toselli di Cuneo domenica 25 Marzo 2018, mi avvalgo del programma di sala che puntualmente  e lodevolmente viene redatto e distribuito per ogni spettacolo della civica stagione teatrale 2017-18.

   Ivi sta scritto: ” Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabbettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti dai campanacci  e antichi strumenti, le pelli degli animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e nel contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma sopratutto il buio inverno. Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakesperiano ed i tipi e le maschere della Sardegna. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi ed evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue , positure di guerrero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi li riceve “.

Per me è stato  proprio così : non ho capito una parola del testo recitato nell’oscuro dialetto sardo e non l’ho potuto leggere nella traduzione in lingua italiana effettuato da un visore posto in posizione illeggibile dal mio posto in platea, ma sono stato coinvolto dal principio alla fine nella tragica violenta, umanissima storia di Macbettu: ambizione e colpa nel contesto di un regicidio, dell' esercizio della violenza e del soprannaturale.

Ciò per merito indiscusso dell’ideatore e regista dello spettacolo, Alessandro Serra, che ha pure curato, scene, luci e costumi.  Egli ha saputo avvalersi di attori locali di cui non conosco l’origine (se professionisti o dilettanti) ma in ogni caso tutti bravissimi : Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carromni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino.

Lo spettacolo è stato premiato e meritoriamente gira il mondo (dopo Cuneo mi è stato detto che andrà a Bogotà in Colombia) perché sa usare un linguaggio che tutti i popoli e dai tempi primordiali hanno sempre usato : quello dei gesti e dei suoni .

Cosa hanno voluto dirci i sardi di Macbettu l’abbiamo ammirato e ci ha commosso come hanno dimostrato i grandi applausi e le ripetute chiamate al proscenio.      A.S.

         FISCHIO POSITIVAMENTE  9 (NOVE) VOLTE     

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