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martedì 8 gennaio 2019

"IL MAESTRO E LA MARGHERITA" al TEATRO TOSELLI


       Recensire lo spettacolo “il Maestro e la Margherita” messo in scena  dal Teatro Stabile dell’Umbria la sera di Venerdì 4 Genn. 2019  nel nostro  Teatro Toselli non è facile. Il famoso testo di Michail Bulgakov è di non facile interpretazione anche se è stato detto che «per originalità sarà difficile trovare un'opera che gli stia a pari in tutta la letteratura mondiale».   Dalla sua lettura appare  palese, anche per il periodo (anni 1929-1940) e per il luogo ove è stato scritto e non pubblicato fino al 1967 (la Russia sovietica di Stalin),  che il Maestro e la Margherita volesse essere una metafora del vissuto del suo autore. Scrive Wikipedia :  “La trama è incentrata sulle persecuzioni politiche inflitte a uno scrittore e drammaturgo (definito il "Maestro") da parte delle autorità sovietiche degli anni trenta, sul suo amore con Margherita Nikolaevna, e sul suo riscatto grazie a una visita del Diavolo nell'Unione Sovietica atea di quel tempo; alla sua storia s'intreccia parallela quella del processo evangelico al Messia e di Ponzio Pilato, vicende che sono anche oggetto di un contestato lavoro teatrale del Maestro.”
    Da questa trama sono state tratte diverse pieces cinematografiche e teatrali e quella proposta sul nostro palcoscenico con una riscrittura di Letizia Russo e la regia di Andrea Baracco,  non mi è parsa convincente a far ridere e a far piangere come  prometteva il regista Andrea Baracco, anche perché – per dirla tutta – “il Maestro e la Margherita” non è un libro che si presta ad essere sceneggiato.  
La profonda allegoria mistico-religiosa, in parte mordente satira socio-politica non solo della Russia Sovietica ma anche della superficialità e vanità della vita moderna in generale che in genere si vogliono vedere nel testo di Bulkanov sono state infatti  soverchiate da una recitazione barocca (alla Carmelo Bene direi) in cui ha  primeggiato  Michele Riondino (Woland-Satana) ben coadiuvato da una compagnia numerosa e ben affiatata,  coinvolta in una serie di gags, fra cui anche alcune di  nudo femminile, ma pur sempre fine a se stesse.
       Chi non abbia letto e meditato il libro non so cosa abbia capito dalla sua rappresentazione teatrale, peraltro non autentica, e mi domando ancora una volta a proposito del teatro sperimentale che cosa si è voluto comunicare al pubblico e cosa lui ha recepito ?  Ma forse mi sbaglio:  tutto è soltanto burla di cui il pubblico deve essersi divertito tanto furono calorosi gli applausi, punteggiati anche da giovanili gridolini ,  e le ripetute chiamate al proscenio degli attori visibilmente gratificati.
                            FISCHIO NEGATIVO 5 (cinque ) PUNTI

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