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giovedì 15 novembre 2018

ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI al Toselli di Cuneo


"Arlecchino servitore di due padroni " commedia in due atti di Carlo Goldoni  è un opera di passaggio tra la Commedia dell’arte ed il teatro di carattere.
Copio da Wikipedia : “”La commedia dell'arte è nata in Italia nel XVI secolo ed è rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari”” ;  mentre con “” il termine commedia di carattere ci si riferisce al drastico mutamento drammaturgico, operato da Carlo Goldoni,rispetto alla cosiddetta commedia dell'arte, in particolare all'abolizione dell'uso delle maschere e della recitazione a soggetto (o recitazione all'improvviso) che la caratterizzavano. Dal Cinquecento fino alla metà del Settecento, infatti, i personaggi che interpretavano le commedie non avevano un loro "carattere", una personalità propria, ma si comportavano secondo schemi psicologici già precostituiti e immutabili, talmente stereotipati da poter essere individuati e "catalogati" addirittura con delle maschere.””
Il servitore di due padroni (questo il titolo originale) è una delle commedie più divertenti e ben costruite di Carlo Goldoni ( Venezia 1707 - Parigi 1793),  Tutta incentrata sulla maschera di  Truffaldino /Arlecchino  servo astuto ed irresistibile  è stata scritta dall’autore nel 1745. Sullo sfondo della laguna di Venezia  (con le sue maschere di Pantalone, Brighella, Smeraldina etc.  ) Arlecchino pur di avere pranzi doppi , si barcamena tra due padroni : Beatrice travestita da uomo e Florindo creando una serie di equivoci  e situazioni comiche. E’ noto che di questo Arlecchino, interpretato in maschera  da uno straordinario Ferruccio Soleri, il regista Giorgio Strehler  ha realizzato un acclamatissimo e longevo allestimento  che ha portato in giro per il mondo  dal 1947 al 1997.     
Come primo spettacolo della stagione teatrale del “Toselli” di Cuneo  la compagnia del Teatro Stabile di Torino ha rappresentato il “suo” Arlecchino servitore di due padroni, con la regia di Valerio Binasco. Il programma di sala diceva: “ Valerio Binasco rompe  la tradizione con un Goldoni che guarda più alla commedia all’italiana (alias “a soggetto”n.m.) che alla commedia dell’arte, dando voce a quell’umanità vecchio stampo , paesana ed arcaica, “che ha abitato il nostro mondo in bianco e nero” (?) .
L’operazione di attualizzazione di questo antico ed anche un po’ logorato testo,  a Valerio Binasco è riuscita  egregiamente anche per merito di un cast di attori straordinari tra cui primo il protagonista Natalino Balasso, ed ha quindi  realizzato uno spettacolo favolosamente festivo che ha deliziato il pubblico (fra cui c’ero anch’io) che ha gratificato i numerosi attori di caldi applausi e ripetute chiamate alla ribalta peraltro visivamente gradite dagli stessi. Un buon inizio di stagione.    ANTONIO SARTORIS

                                                           FISCHIO POSITIVO 8 (otto) VOLTE

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