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sabato 10 marzo 2018

"IL FLAUTO MAGICO" CON ELIO E COMPAGNI AL TEATRO TOSELLI


      Mi aspettavo di più. Innanzi tutto dall’esecuzione musicale di un dichiarato “Ensemble Berlin", musicisti dei "Berliner Philarmoniker” dove - visto dal vivo -  non ho riconosciuto la fisionomia di alcun membro della celebre orchestra tedesca che conosco bene per averla personalmente ascoltata a Berlino, Salisburgo, Torino e quest’estate a Baden Baden. Gli archi (violino, viola e violoncello) potrebbero essere stati nascosti tra i molti dell’orchestra ma l’oboista (peraltro bravo) in quella celeberrima orchestra non l’ho mai visto. 
Hanno eseguito correttamente, direi scolasticamente,  un quartetto di Mozart e con  la soprano Elin Rombo in un annunciato “Exultate jubilate” che non ho  riconosciuto, come brano corale famosissimo.  
      Poi Stefano Belisari in arte Elio, poliedrico attore, cantante e suonatore di flauto ha raccontato la nota favola de "Il flauto magico"  un Singspiel (un'opera lirica  in lingua tedesca, con testi recitati alternati ad altri cantati) in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. Elio ha scoperto il fascino del racconto di storie operistiche perché “la storia l’è bela, fa piasì cuntela”  (la storia è bella e fa piacere raccontarla) e ne ha fatto oggetto di una serie di dvd  dal titolo “L’OPERA ITALIANA, trame, passioni e personaggi della lirica, raccontati da Elio” e di spettacoli, come quello che ha presentato a Cuneo.  È una operazione di invito all’opera che si cerca di fare anche con l’opera in provincia, su cui mi intratterrò un’altra volta.  La differenza che mi ha molto deluso (e che ha troppo poco di invitante) sta nel fatto che, contrariamente a quanto ha fatto in modo  teatralmente corretto nei suoi Dvd (con interviste di critici e musicisti, con brani tratti da spettacolo ripresi dal vivo), sul palco del Toselli c’era solo un Elio narrante ed i quattro suonatori con la cantante: non uno spettacolo ma un audiolibro. Niente immagini (facilmente riproducibili su video in grande schermo), niente commenti anche solo da parte sua. Ne è  risultato uno spettacolo breve e noiosetto, che - mi pare e giustamente - non ha entusiasmato il pubblico cuneese che, educato come sempre,  ha battuto le mani: tiepidamente.  A.S.

  FISCHIO POSITIVAMENTE e per cortesia 5 (cinque)  VOLTE




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